Il confezionamento semiautomatizzato del caffè
Il confezionamento semiautomatizzato del caffè "Rosso" di Manaresi, con dispensatrice di caffè pesato in sacchetto tenuto a mano per poi passarlo alla sigillatrice - © Fabio Arangio
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Il "Rosso", il caffè espresso classico italiano secondo Manaresi

Nel corso degli anni, documentando il lavoro della torrefazione, ho raccolto molte immagini e video della preparazione dell'Oro (a prevalenza arabica) e del Marrone, la miscela che personalmente preferisco e che è molto richiesta dai bar.

La scorsa settimana, mentre ero in azienda, le "ragazze" - così le chiamano affettuosamente, il reparto confezionamento è tutto al femminile - stavano confezionando "il chilo Rosso", quello che personalmente uso per il caffè in moka: più deciso e denso, con la giusta quantità di robusta per dare la carica al mattino.

Nel mio lavoro di storytelling e di comunicazione per l'azienda, l'ho ribattezzato "Classico Italiano", perché in fondo è sempre stato l'equilibrio tra caffè robusta e caffè arabica che ha caratterizzato l'espresso italiano, quel Italian espresso che tutti, ma proprio tutti ci invidiano.

Rosso, Marrone e Oro direttamente dalla nostra tradizione

La storia della nostra torrefazione inizia alla fine dell'Ottocento e ha attraversato ben tre secoli! Proprio come in passato, l'azienda continua a produrre tre miscele principali di caffè. Quelle che un tempo venivano chiamate la "Prima", la "Seconda" e la "Terza" sono oggi "Oro", "Marrone" (anche chiamato Super Bar) e "Rosso".

Tre miscele, una questione di gusto

Tre miscele sapientemente create, ognuna con caratteristiche organolettiche diverse, che non si distinguono per qualità - sulla qualità mai scendiamo a compromessi -, ma per gusto.

L'Oro, a prevalenza arabica, punta su un aroma raffinato e un equilibrio gourmet tra acidità e note speziate.
Il Marrone - il mio preferito - è assolutamente fantastico, con quel retrogusto persistente che sprigiona un mondo di sapori nel palato senza mai andare fuori dai binari, equilibrato e digeribile.
E poi c'è il Rosso, il caffè di tutti i giorni, con il quale non si sbaglia mai, ottimo anche per la preparazione con la moka.

Ed oggi voglio parlare proprio del "Rosso".

I sacchetti della miscela
I sacchetti della miscela "Rosso" di caffè dell'azienda manaresi prima della chiusura - © Fabio Arangio

La nostra qualità "Rosso", fifty-fifty arabica e robusta

Dal punto di vista della miscela, il Rosso si compone di circa metà arabica e metà robusta. Caffè Robusta di qualità, capace di offrire non solo forza e caffeina, ma anche aroma.

Il caffè consumato dalle famiglie italiane

Quell'equilibrio e quella forza, insomma, tipica dell'espresso italiano consumato dalle nostre famiglie di generazione in generazione. Un'abitudine che racchiude quell'eleganza nella vita di ogni giorno che è il quid dell'italianità e che tanto ci ammirano e talvolta ci invidiano all'estero.

Una questione di gusto ed equilibrio, non di prezzo

La Robusta che utilizziamo proviene principalmente dal Sud-Est Asia (India e Vietnam principalmente) ed ha subito forti rincari a causa dei costi di trasporto attraverso il Mar Rosso e della difficile situazione geopolitica, tanto che oggi la scelta tra arabica (Centro e Sud-Americana) e robusta non è più economica, ma organolettica.

La moda dei caffè monorigine

Il mercato del caffè ha visto una rapida espansione, trasformandosi quasi in una bevanda di culto, con degustazioni e esperienze sensoriali che hanno portato alla diffusione dei cosiddetti caffè monorigine, cioè non miscelati ma ottenuti da una singola varietà di caffè.

Sono caffè che offrono al palato la specifica caratteristica di quella varietà di caffè, ma spesso inevitabilmente non raggiungono un equilibrio dal punto di vista del sapore, della percezione al palato e della digeribilità soprattutto a stomaco vuoto. Solitamente si tratta di caffè arabica, più aromatici ma anche più aciduli e dal gusto talvolta salino.

La moda del caffè Arabica

Un'altra tendenza dei nostri giorni è l'uso del termine arabica, che nei messaggi pubblicitari viene spesso associato a una qualità superiore, con un prezzo che ne rispecchia l'immagine. Se in passato l'arabica aveva un prezzo sensibilmente più alto della robusta (con alcune eccezioni), oggi questa differenza non esiste più, per le ragioni che abbiamo accennato prima. La scelta non è più legata al prezzo del prodotto finito, ma a ciò che vogliamo ottenere dal caffè. Un caffè arabica puro difficilmente offrirà un vero espresso italiano; serve sempre una piccola percentuale di robusta per bilanciare l'acidità naturale dell'arabica.

Il caffè italiano è equilibrio

Il caffè italiano è altro, è equilibrio e sapiente miscela. Ogni varietà apporta le proprie caratteristiche, e la miscela trova il punto di equilibrio e quel sapore inconfondibile del nostro espresso: più amabile nel Nord Italia, più deciso man mano che si procede verso Sud.

Il nostro "Rosso", straordinario caffè italiano

Ed ecco che, click, ho scattato la foto di copertina di questo articolo. I sacchetti vengono riempiti semimanualmente con un dispensatore con pesatura, uno a uno, tenendo i sacchetti in mano per poi passarli alla sigillatrice a caldo.

Questa foto mi ha fatto riflettere su come spesso ci concentriamo sui prodotti più di tendenza, trascurando quelli come il nostro "Rosso" che rappresenta la storia del caffè e, permettetemi, anche una parte della storia d'Italia.

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